Principalmente per Yoga Integrale si intendono sei rami dello Yoga classico:
- Hatha Yoga (Yoga della Forza - il percorso della pratica del corpo)
- Raja Yoga (Yoga Regale - il percorso della concentrazione e della meditazione, del silenzio)
- Bhakti Yoga (Yoga della Devozione - il percorso dell'apertura del cuore)
- Karma Yoga (Yoga dell'Azione - il percorso dell'azione disinteressata, della dedizione)
- Jnana Yoga (Yoga della Conoscenza)
- Japa Yoga (Yoga della Ripetizione del Mantra)
Al Raja Yoga appartengono gli 8 Anga (rami, parti, passi) dello yoga e individuati da Patanjali, autore dello "Yoga Sutra" (Aforismi sullo Yoga), un filosofo vissuto tra il 300 e il 400 d.C e ritenuto il massimo studioso di questa disciplina. Gli 8 Anga sono denominati "Ashtanga Yoga" (ashta = otto) e rappresentano delle pratiche che sono poi state approfondite anche singolarmente.
Questi otto passi sono:
- Yama - Etica
- Niyama - Disciplina
- Asana - Postura
- Pranayama - Estensione del Respiro (insieme di tecniche di respirazione attraverso le quali si influenza la forza vitale "prana")
- Pratyahara - Ritrazione dei sensi
- Dharana - Concentrazione
- Dhyana - Meditazione
- Samadhi - Stato di consapevolezza, perfetto equilibrio
Yama, Niyama, Asana, Pranayama e in parte Pratyahara costituiscono il cosiddetto yoga esterno "Bhairanga Yoga" e si praticano quando si è ancora coinvolti con il mondo esteriore e attraverso il corpo fisico.
In parte Pratyahara, Dharana, Dhyana, Samadhi costituiscono invece il cosiddetto yoga profondo "Antaranga Yoga" il quale si prefigge di staccarsi dal corpo fisico e dal coinvolgimento con il mondo esteriore e rappresenta la sfera collegata alla meditazione, all’unione della mente con il corpo “Arambha”.
(Pratyahara si trova “a cavallo” tra il Bhairanga yoga e l’Antaranga Yoga).
Yama e Niyama rappresentano lo stile di vita yogico come l'etica verso il mondo e verso sé stessi, le pratiche di purificazione-pulizia personali (es. la pulizia del naso Jala Neti), l'alimentazione non violenta, l'auto-osservazione e studio di sé etc.
Asana e Pranayama insieme ai Mudra (gesto, sigillo), ai Bandha (contrazioni muscolari che hanno lo scopo di convogliare l'energia in un punto preciso del corpo) e alle Kriya (azioni rituali, solitamente 6 volte alla purificazione Shatkarma) compongono lo HATHA YOGA (👈clicca qui) che consiste nel lavorare per calmare la mente attraverso l'esperienza corporale, per questo viene anche chiamato "Pratica del Corpo" ed arrivare allo stato medidativo.
Pratyahara, Dharana, Dhyana e Samadhi compongono il "Raja Yoga" (Yoga Regale) o "Pratica del Silenzio" e ci permettono l'esperienza più profonda, andando a scoprire la conoscenza del Sé, proprio attraverso la meditazione.
Asana e Pranayama insieme ai Mudra (gesto, sigillo), ai Bandha (contrazioni muscolari che hanno lo scopo di convogliare l'energia in un punto preciso del corpo) e alle Kriya (azioni rituali, solitamente 6 volte alla purificazione Shatkarma) compongono lo HATHA YOGA (👈clicca qui) che consiste nel lavorare per calmare la mente attraverso l'esperienza corporale, per questo viene anche chiamato "Pratica del Corpo" ed arrivare allo stato medidativo.
Pratyahara, Dharana, Dhyana e Samadhi compongono il "Raja Yoga" (Yoga Regale) o "Pratica del Silenzio" e ci permettono l'esperienza più profonda, andando a scoprire la conoscenza del Sé, proprio attraverso la meditazione.
Principalmente i Maestri che hanno diffuso la terminologia “Yoga Integrale” sono Sri Aurobindo che lo definiva “Purna Yoga”, ovvero un viaggio che attiva la nostra consapevolezza, il nostro Sé, cercando di rendere sacro e cosciente ogni nostro piccolo gesto quotidiano, Sivananda che lo considerava invece nel modo più stretto del significato “integrale”, quindi come uno yoga che integra i diversi aspetti di questa antica disciplina e come un vero e proprio stile di vita basato sul condurre la vita semplicemente e dalla sempre presente consapevolezza interiore, considerando il corpo come il nostro tempio, Satchidananda (Sri Gurudev) che ha proposto questo percorso come un'unione dei vari aspetti dello yoga per favorire un armonico e globale sviluppo dell'individuo.
Si usa anche ai giorni nostri la definizione "Yoga Integrale" letteralmente dal latino “integralis” per indicare un elemento che fa parte di un tutto, che non esclude, per descrivere uno yoga che abbraccia più tradizioni yogico-meditative.
E' una pratica molto rilassante; porta equilibrio e armonia nella nostra vita, ci rende sereni e vitali al tempo stesso e ci rende flessibili nel corpo e nella mente; seguendone anche gli aspetti più filosofici e spirituali, diventa un vero e proprio strumento di "trasformazione", di crescita personale.
L'esecuzione degli asana è proposta in modo statico e si porta sempre particolare attenzione alla percezione corporea e al respiro.
L’anelito è quello di portare l’integrità verso sé stessi e di diventare sempre più consapevoli delle nostre azioni e di cosa le genera, per vivere in Presenza sempre.
La durata di una lezione è di 1 ora e 30 minuti.
foto presa dal sito arcanaxx.tumblr.com
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