Asana (postura/posizione yoga) e Pranayama (estensione del respiro, insieme di tecniche di respirazione attraverso le quali si controlla la forza vitale Prana) aumentano la loro forza e quindi i loro benefici, quando vengono seguiti anche i "digiuni lunari".
I digiuni lunari, consistono nel osservare il digiuno detto Upavasa in relazione al ciclo lunare e questa pratica prende il nome di Ēkādaśī, scritto comunemente Ekadasi o Ekadashi da Ekadasha che significa "undici"; infatti il digiuno si compie dopo undici giorni dalla luna piena Purnima o anche dalla luna nuova Amavasia.
Si sceglie una luna e dalla mattina del dodicesimo giorno partendo da questa, si consuma una colazione leggera (possibilmente senza lieviti, grassi animali e/o idrogenati, zuccheri chimici) e durante le 24 ore successive si rimane digiuni; se si dovesse sentire molta fame, si possono mangiare delle mele o bere centrifugati di frutta, anche tisane, non si può bere però né tè e né caffè.
E' interessante notare come in questi giorni, di solito, non si avverte normalmente la fame 😊
Upavasa (digiuno) è per gli yogin (chi pratica yoga) più una pratica spirituale che fisica, infatti Upa significa "vicino" e Vasa significa "dimora divina" 💜
In ogni caso, da un punto di vista fisico, il digiuno mette a riposo l'intestino, lo stomaco, il fegato e tutto il sistema digerente; questo permette di eliminare le tossine e di pulire il tratto gastrointestinale, dal quale possono nascere molte malattie.
Dal punto di vista mentale, si calmano tutte le manifestazioni che nei giorni di luna piena e luna nuova sono più accentuate, come insonnia, nervosismo, senso di stranezza, incidenti...
E non dimentichiamo che il nostro corpo è composto prevalentemente di acqua e per questo come il mare, le piante e gli animali risente del potere gravitazionale che c'è fra la terra e la luna e anche il ciclo mestruale è di 28 giorni come quello del ciclo lunare 👸
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