Quali sono gli ostacoli più frequenti alla pratica dello Yoga?

Il dolore:
Succede spesso, specialmente nei primi mesi di pratica, di provare delle sensazioni dolorose in varie parti del corpo.
Queste sensazioni sgradevoli sono provocate principalmente da due fattori:
a) la tensione a cui i muscoli e le giunture irrigidite sono sottoposti.
b) lo stato di intossicazione del corpo.

Seguendo una dieta leggera e idonea e con una pratica regolare, le sensazioni sgradevoli di tensione e dolore spariranno nel giro di poche settimane o al massimo qualche mese.

Il desiderio di muoversi:
E’ questa una delle principali cause di insuccesso nella pratica delle Asana (posizioni yogiche). La mente, abituata a saltare da un oggetto all’altro, impone anche al corpo dei continui, involontari, dannosi movimenti. E così, quando noi immobilizziamo il corpo in un’asana, anche se semplice e che non causa il minimo dolore, subito la mente, non trovando più risposte nel corpo, per una sorta di paura della solitudine, si mette in agitazione provocando una moltitudine di pensieri e sensazioni per spingere il corpo al movimento.
Si dovrà essere molto saldi e mantenere rigorosamente l’immobilità; per effetto dell’associazione che la lega al corpo, la mente rallenterà i suoi movimenti, le immagini si faranno più rare e nitide, così come più nitidi saranno i pensieri e le sensazioni e la coscienza della cause che li hanno provocati.
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L’incostanza:
La pigrizia e la paura di non riuscire sono le principali cause dell’incostanza. Così dalla pigrizia nasce il fallimento, e da lì la paura di fallire ancora, che è un’ottima scusa per non provare di nuovo.


"Malattia, apatia, dubbio, indolenza, superficialità, intemperanza, concezioni erronee, incapacità a raggiungere lo stato estatico, instabilità; questi nove elementi determinano la distrazione della mente e costituiscono gli ostacoli allo Yoga."
(Patanjali - Yoga Sutra)


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