Che cos'è lo Yoga per me

Sono sempre stata affascinata dallo yoga. Già da bambina, quando frequentavo la scuola di danza classica, mi piaceva cimentarmi in alcune asana e quello che mi ha sempre affascinato è immaginare come attraverso una posizione anche apparentemente semplice, si mettono in moto varie catene muscolari, come si riesca  a sollecitare anche organi e ghiandole.
Dopo i venti anni iniziai a praticarlo nei centri sociali, dove in quel periodo erano molto in voga i cosiddetti gruppi autogestiti, ma l’esperienza più determinante è arrivata verso i trenta anni.
All’epoca vivevo ancora a Roma e non c’era internet, bensì le pagine gialle! 
Mi ricordo che feci un’accurata ricerca dei vari centri di yoga romani, più o meno vicini a casa mia, seguita poi dalla relativa visita… sì, tutti belli e accoglienti, ma il colpo di fulmine è partito quando andai nella scuola di Yoga Integrale di Nashyananda.

Ho capito subito che mi sarei potuta fermare in quel posto, dove mi sono sentita subito a casa e iniziai così la mia pratica e i risultati sono stati pressoché immediati! 
Al tempo i miei problemi erano in particolare la rigidità cervicale e il dolore alla schiena, dovuti ad un trauma a seguito di un brutto incidente, le mestruazioni irregolari e la tendenza al sovrappeso collegato alla fame nervosa. Praticando regolarmente le asana, sotto la guida esperta e amorevole della mia insegnante, il mio collo e la mia schiena hanno iniziato a sciogliersi. 
Certo, il trauma era stato veramente grave e quindi non è successo il miracolo, ma ho smesso di vedere ortopedici, centri fisioterapici e soprattutto ho smesso di ricorrere agli antidolorifici… nel giro di 6 mesi, le mie mestruazioni si sono regolarizzate e ho smesso di mangiare fuori pasto; ho perso l’interesse verso il “cibo spazzatura” e ho iniziato a seguire i bisogni naturali del mio corpo e la voglia di cibo sano, per cui ho perso peso senza grandi sforzi e la cosa più bella è che il mio corpo si è definitivamente stabilizzato ;)
Insomma, in poco tempo la mia vita è cambiata; sono diventata più bella sia dentro che fuori e sentendomi molto meglio, nel pieno della mia vitalità, ho iniziato anche a relazionarmi diversamente con gli altri e ad affrontare i problemi con un sano distacco e una maggiore serenità… la mia insegnante ci ripeteva spesso due frasi che a distanza di venti anni sono sempre vive nella mia mente: “Il grande dono dello yoga è quello di insegnarci a rimanere calmi anche in mezzo alle acque agitate” e “Lo yoga ci insegna ad essere flessibili nel corpo per esserlo nella mente”
Questi insegnamenti per me sono stati il punto di svolta :)

Questo splendido inizio, è stato il primo input per andare poi in India… ma qui si apre un file a parte :D dove magari vi racconterò in un'altra occasione, per ora rimaniamo sullo yoga. 
In India ho iniziato a praticare prevalentemente Hatha Yoga; nella zona dove ho soggiornato più a lungo (Pune - Maharashtra) è molto diffuso lo stile di Iyengar, perché lì c’è proprio la sua scuola. Quest’uomo dalle gambe lunghe lunghe e dal busto largo, di una flessibilità incredibile, è stato un genio dello yoga; grazie a lui è entrato nel mondo di questa disciplina l’uso dei supporti per facilitare la pratica delle asana (mattoncini, cinghie, etc. chiamati nello yoga "props"). Certo, alcune asana, solo lui poteva farle! :D
Così per un certo tempo, mi sono concentrata su questo stile, ma piano piano ho iniziato ad “ammorbidirlo” ritornando anche ai concetti della prima scuola dalla quale provenivo e facendo sì che la pratica diventasse un vero piacere e non una prova di forza ;)
Poi quest’estate ho scoperto il metodo Anukalana (integrazione) che ha dato voce al mio sentire; quando l’ideatore Jacopo Ceccarelli parlava e diceva che le asana possono essere adattate alle esigenze di ogni corpo (ricordiamoci che siamo tutti diversi, per fortuna!) e che non bisogna diventare la “fotocopia della posizione”, è stata musica per le mie orecchie!

Questo non significa che le asana si eseguono in modo improprio, ma semplicemente conoscendo e seguendo il proprio corpo… e che cosa c’è di più bello?
Per me la pratica dello yoga è proprio questo: seguire il proprio corpo, renderlo felice! Muoversi morbidamente seguendo la magia dell’onda del proprio respiro lento e regolare, sentire ogni cellula del corpo che dice “grazie” e terminare la pratica sentendosi appagati, rilassati, pieni di vita e in uno stato di grazia :)
Quello che posso dirvi dal cuore è: non abbiate intellettualismi rispetto allo yoga, come spesso succede, ma praticate, praticate con amore e sentendo che ogni volta vi state facendo un regalo; non abbiate mete se non il piacere di sentirvi vitali, abbiate costanza e un po’ di pazienza e vedrete dei cambiamenti in voi (e poi anche in quello che vi circonda) inimmaginabili! 

Lo yoga è la LIBERTA’ di sentirsi VIVI!

Subala



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